Representations, routes and visions of the contemporary city in the works of young Italian artists.

The MoltipliCittà project is a first recognition of the works of young Italian artists and authors who have worked in recent years around the theme of the city. A theme recently returned to the center of contemporary artistic debate and practices. From art to architecture, from author’s video to cinema, from urban interventions to photography, a generation is contributing to delineate an image of urban space that reflects the multiplicity of perspectives with which we think, imagine and live the city today. The project intends to trace, in the great diversity of languages ​​and practices used by the artists present in the exhibition, an ‘identikit’ of the city made up of fragments, suggestions, interrupted phrases, paths, reflections, points of view, trying to provide a fragmentary ‘panorama of the contemporary city through their gaze. The entire exhibition is designed to be a ‘work in progress’ with different events mainly focused on visual arts but which will also involve other areas: from architecture to urban interventions, from internet projects to sound installations, from video art to debates and conferences connected with the theme of the event. The first exhibition will focus on a vision of the city captured from a broad perspective, bird’s eye, which often acquires the characteristic of landscape but declined in different and controversial forms, all radically centered on the metropolitan reality: from the virtual landscape to the anthropological one , from the endogenous to the historical-political landscape (Loris Cecchini, Daniele Galliano, Luca Pancrazzi, Andrea Salvino). The perspective narrows, but only in terms of space, in the second exhibition where the artists focus on a closer vision of the city, tell or penetrate the ‘urban interiors’, they move in balance between public and private space, on limit between inside and outside, between the folds and the interstices of urban and architectural spaces. (Raffaella Arpiani and Federico Pagliarini, Luisa Lambri, Sara Rossi, Giovanna Trento, Enzo Umbaca). The perspective field returns to expand in the third exhibition that will account for some of those researches that favor action and direct intervention in the metropolitan fabric and which often also involve ‘interpersonal and relational relationships’ by groups and artists working at the limit between art, architecture, urban planning and sociology. (Fabrizio Basso, Cesare Pietroiusti, Stalker, Luca Vitone)

At the end of the project a book was published by the Adriano Olivetti Foundation.

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Il progetto MoltepliCittà è una prima ricognizione delle opere dei giovani artisti e autori italiani che hanno lavorato negli ultimi anni intorno al tema della città. Tema tornato recentemente al centro del dibattito e delle pratiche artistiche contemporanee. Dall’arte all’architettura, dal video d’autore al cinema, dagli interventi urbani alla fotografia, una generazione sta contribuendo a delineare un’immagine dello spazio urbano che riflette la molteplicità di prospettive con cui oggi si pensa, si immagina e si vive la città. Il progetto intende tracciare, nella grande diversità dei linguaggi e delle pratiche utilizzate dagli artisti presenti in mostra, un ’identikit’ della città formato da frammenti, suggestioni, frasi interrotte, percorsi, riflessioni, punti di vista, provando a fornire un frammentario ’panorama’ della città contemporanea attraverso il loro sguardo. Tutta la rassegna è pensata in modo da essere un ’work in progress’ con diversi appuntamenti centrati principalmente sulle arti visive ma che coinvolgeranno anche altri ambiti: dall’architettura agli interventi urbani, dai progetti internet alle installazioni sonore, dalla videoarte ai dibattiti e convegni connessi con la tematica della manifestazione. La prima mostra si concentrerà su una visione della città colta da una prospettiva ampia, a volo d’uccello, che spesso acquista la caratteristica di paesaggio ma declinato in forme differenti e controverse, tutte radicalmente centrate sulla realtà metropolitana: dal paesaggio virtuale a quello antropologico, dal paesaggio endogeno a quello storico-politico (Loris Cecchini, Daniele Galliano, Luca Pancrazzi, Andrea Salvino). La prospettiva si restringe, ma solo in termini di spazio, nella seconda mostra dove gli artisti si concentrano su una visione della città più ravvicinata, raccontano o penetrano gli ’interni urbani’, si muovono in equilibrio tra lo spazio pubblico e quello privato, sul limite tra interno ed esterno, fra le pieghe e gli interstizi degli spazi urbani e di quelli architettonici. (Raffaella Arpiani e Federico Pagliarini, Luisa Lambri, Sara Rossi, Giovanna Trento, Enzo Umbaca). Il campo prospettico torna ad ampliarsi nella terza mostra che renderà conto di alcune di quelle ricerche che prediligono l’azione e l’intervento diretto nel tessuto metropolitano e che spesso coinvolgono anche ’rapporti interpersonali e relazionali’ ad opera di gruppi e di artisti che operano al limite tra arte, architettura, urbanistica e sociologia. (Fabrizio Basso, Cesare Pietroiusti, Stalker, Luca Vitone)
Al termine del progetto è stato pubblicato un libro edito dalla Fondazione Adriano Olivetti