Landscape design, Calabria, anamorphic drawing with lime powder. Photo: Sergio Tornaghi and Luigi Briglia

In the summer of 1998 I had been invited to my hometown to partecipate in a painting show aimed at tourist entertainment with a final award ceremony organized by the Pro loco and the town council, in declining this invitation to partecipate, this project was born. Southern Italy is known for the inefficiency of sports infrastructure but despite this, the game of football perviates life. For long years the local boys waited in vain for a litle pitch, not having the current politician ever keep his promise, so as a result we continued to play a time uphill and the other downhill on every ground. With the involvement and help of numerous friends and villagers, with multiple experiments, we created the football field: an anamorphosis drawn with chalk powder on the slope of a burnt hill over 2 km from the view point of the Bellavista village square,  was the result of an orthogonal projection directed using radio walkie-talkies, and it’s vision was correct only from this viewpoint of it’s creation.

Intervento sul territorio della Calabria, disegno anamorfico con polvere di calce.
Nell’estate del 1998 ero stato invitato nel mio paese a partecipare a un’estemporanea di pittura finalizzata all’intrattenimento turistico con premiazione conclusiva organizzata dalla Pro loco e dal Comune, questo progetto è nato declinando quell’invito. Il Sud Italia è noto per l’inefficienza di infrastrutture sportive e nonostante ciò, il gioco del calcio è all’ordine del giorno. Per lunghi anni noi ragazzi del luogo abbiamo atteso invano un campetto, non avendo il politico di turno mai mantenuto la promessa; abbiamo continuato a giocare un tempo in salita e l’altro in discesa su ogni suolo. Con il coinvolgimento e l’aiuto di numerosi amici e paesani, con molteplici esperimenti, abbiamo realizzato il campo di calcio: un’anamorfosi disegnata con la polvere di calce ed eseguita tramite le radio walkie-talkies era il risultato di una proiezione ortogonale che si riproduceva sul pendio di una collina arsa, ad oltre 2km. in linea d’aria dal punto panoramico della bellavista del paese, dove lì soltanto il disegno si ricomponeva.